I ricercatori del Lunar and Planetary Laboratory dell’Università dell’Arizona hanno presentato una nuova ipotesi sul passato del satellite naturale della Terra, che potrebbe spiegare uno strano paradosso lunare. Negli anni ’70, quando furono consegnati i primi campioni di minerali locali dalla Luna, gli scienziati notarono un contenuto anormalmente elevato di ilmeniti. Si tratta di rocce pesanti, ricche di titanio e ferro, che di solito si trovano più vicino al nucleo del pianeta.
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Le lmeniti possono risalire dal sottosuolo alla superficie in seguito a processi sismici, ma si tratta di un fenomeno raro e il loro contenuto nelle rocce superiori è sempre esiguo. Ma la Luna è diversa: sembra che il suo interno sia stato inspiegabilmente trasformato in superficie. È come se qualche fenomeno avesse “rovesciato” il corpo cosmico.