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Il fiume scorre attraverso Quito, la capitale del Paese. La Costituzione dell’Ecuador sancisce i diritti della natura, riconoscendo il suo diritto a rispettare l’esistenza e a sostenere i cicli vitali.
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La sentenza del tribunale è stata una risposta alle gravi violazioni che colpiscono milioni di abitanti ed è stata promossa dall’Alleanza globale per i diritti della natura (GARN).
Il degrado del fiume è causato dallo scarico delle acque reflue e dai rifiuti, con conseguenze sulla stabilità ecologica e sulla qualità della vita dei cittadini. La sentenza del giudice obbliga le autorità ad attuare immediatamente i piani di bonifica, anche se il Comune di Quito ha presentato ricorso.